Quasi duecent’anni fa, proprio il 26 di giugno del 1819, veniva brevettata la bicicletta; chi avrebbe immaginato allora la straordinaria diffusione planetaria ed i formidabili progressi tecnici di questo mezzo di trasporto ? Si pedala per necessità di spostamento, per viaggiare, per tenersi in forma, per fare sport agonistico. Il ciclismo è tra gli sport più popolari e seguiti in moltissimi Paesi; per restare in Europa, come non citare le grandi classiche in linea e le corse a tappe che coinvolgono le folle di appassionati: la Parigi-Roubaix, la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, il Giro d’Italia, il Tour de France e naturalmente la Vuelta di Spagna.
Come tutti i buoni ciclisti sanno bene, la Spagna per la sua conformazione fisica è un terreno perfetto per praticare questo sport anche ai massimi livelli. Infatti molti campioni professionisti completano gran parte della loro preparazione in località dei Pirenei, che vantano passi di montagna come quello di Bonaigua (Lleida), della Sierra della Spagna Verde con le vette come il famoso Alto dell’Angliru (Oviedo) e della Sierra di Guadarrama (tra Castiglia-Leon e Madrid). Solo tutti punti importanti del percorso della classicissima Vuelta ciclista a España , durante la quale si possono vedere in azione campioni internazionali nella cornice di scenari naturali unici ed in prossimità di splendide città inserite nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, come Segovia o Madrid.
La prima edizione di questa gara a tappe si svolse del 1935; poi dal 1955 regolarmente ogni anno per tre settimane tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Il primo in classifica indossa la maglia rossa. L’edizione del 2018 prenderà il via il 25 agosto da Málaga e si concluderà il 16 settembre a Madrid, dopo 21 tappe e 3271 chilometri.
Il ciclismo spagnolo è sinonimo di successo: come non ricordare il primo vincitore della Vuelta, Berrendero, e poi Rodriguez, Langarica, Ruiz, Loroño, Suarez, Soler, Gabica, Ocaña, Fuente, Tamames, Pesarrodona, Ruperez, Lejarreta, Delgado, Pino, Mauri, Olano, Casero, Heras, Gonzales, Contador, Valverde e Cobo. Ma anche nelle altre grandi classiche a tappe i campioni spagnoli si sono sempre messi in luce con grandi vittorie: il Tour de France è stato vinto da Bahamontes nel 1959, da Indurain per cinque volte consecutive dal 1991 al 1995; e poi da Ocaña, Pereiro, Sastre, Delgado e Contador. Anche il Giro d’Italia ha visto le vittorie di Indurain e Contador.
Tanti chilometri, tanti Paesi, tanti ciclisti, tanti campioni e tanti appassionati … Ne ha fatta di strada da quel 26 giugno 1819 la nostra cara, vecchia bicicletta !
Luciana Armellini