Studiando il castigliano al Colegio de Salamanca non si ha solo l’opportunità di apprendere, al livello desiderato, una lingua prestigiosa, ricca ed ampiamente diffusa nel mondo, ma anche di avvicinare e poter conoscere la grande cultura spagnola nelle sue varie espressioni: storia, pittura, architettura, musica e soprattutto letteratura.
Sia la letteratura spagnola “classica”, quella del Siglo de Oro, quella di Cervantes e Lope de Vega, o quella più vicina a noi di Garcia Lorca o Machado, Unamuno o Delibes; sia la straordinaria letteratura latinoamericana, con le sue varianti e le sue invenzioni , attraverso la lettura in lingua originale, grande conquista per un lettore straniero, certo dei grandi nomi universalmente noti ed ammirati come Garcia Márquez, Borges o Neruda, ma anche di voci meno note al grande pubblico, ma non certo meno prestigiose ed interessanti, come Mario Benedetti, Julio Cortázar, Eduardo Galeano, Silvina Ocampo, Octavio Paz, José Lezama Lima, Manuel Mujica Lainez, Adolfo Bioy Casares, Juan Carlos Onetti per non citarne che alcuni.
Inoltre si ha l’opportunità di scoprire i lavori di autori contemporanei, giovani ma già affermati talenti, come Andrés Neuman, scrittore argentino appena quarantenne, capace di una scrittura originalissima, moderna e coinvolgente, di grande impatto emotivo e di grande profondità di pensiero. Titolare di quello che è considerato uno dei migliori blog letterari in spagnolo, Microrréplicas, è autore, fra l’altro, di romanzi come El viajero del siglo (Premio Alfaguara de novella 2009), Bariloche, Una vez en Argentina, La vida en las ventanas e Las cosas que no hacemos, oltre che di poesie, racconti ed aforismi.
Ecco l’opinione espressa su di lui da Roberto Bolaño, scrittore, poeta e saggista cileno, fondatore del movimento poetico d’avanguardia “Infrarealismo”, ed appartenente alla generazione precedente;
“Tocado por la gracia. La literatura del siglo XXI pertenecerá a Neuman y a unos pocos de sus hermanos de sangre”.