Gli appassionati di pittura hanno avuto in questi giorni la possibilità di vedere il film-documentario dedicato a Fernando Botero, intitolato “Botero. Una ricerca senza fine”, diretto da Don Millar.
Il proposito dell’autore è quello di raccontare l’artista colombiano, il cui stile inconfondibile è apprezzato ed esposto in tutto il mondo, attraverso il dietro-le-quinte della sua vita e della sua carriera.
Riconosciuto come uno dei maggiori pittori e scultori viventi, Botero racchiude nelle sue opere, nelle sue figure tondeggianti un attento studio dei volumi che esprimono una elegante sensualità. Nelle sue opere vivono personaggi tra i più eterogenei : ballerine, vescovi, trafficanti di droga e prostitute, in un universo sempre in bilico tra sacro e profano, tra corruzione e purezza. Il film è stato realizzato grazie a materiali diversi come lunghe interviste all’artista, ai suoi familiari e ad esponenti del mondo dell’arte; esso ripercorre la vita dell’artista dai suoi anni giovanili e burrascosi fino alle prime mostre in Europa ed alla grande affermazione e successo di cui ancora gode .
Il film è stato girato, tra il maggio del 2017 e l’aprile del 2018, in vari luoghi : Aix-en-Provence, Bogotà, Medellin, Firenze, Monaco, New York, Parigi e Roma. Ulteriori contributi provengono dai viaggi di Botero a Pechino, Hong Kong e Shanghai nel 2015 e 2016.
Dunque, grazie ad un’intima conversazione con l’artista ed i suoi figli ed il contributo di critici d’arte, curatori, storici ed accademici, il documentario “Botero. Una ricerca senza precedenti” si propone come un prodotto unico di grande efficacia.