“Il sole malato del signor Watanabe”
La bomba, l’esplosione, la luce mortale, la fuga e poi ancora la vita. L’opportunità ed il dramma della sopravvivenza. Andare per dimenticare. Andare per ricordare. Provare a vivere. Provare ad amare. Tornare. E poi …
“El agua fluye urgente por las canaletas de desagüe, empuja la columna de la furia, la oleada decisiva, reproduce el naufragio y también el rescate, arrastra desperdicios, formas rotas, partículas dispersas, vestigios de energía, se lleva los restos de la noche, los barre hasta la boca de las alcantarillas, esas alcantarillas adonde cada cosa va a parar, al fondo, más al fondo, adonde los fragmentos se reúnen”.
(op.cit. pagg. 486-487)
Intorno al protagonista, Yoshie Watanabe, sopravvissuto alla tragedia di Hiroshima e scosso poi dal dramma di Fukushima, ruotano e si intersecano altre vite, altri drammi, altre esperienze, la Storia e le storie, la politica, i sentimenti, l’economia e l’attualità. Un intreccio magistralmente intessuto da Andrés Neuman, scrittore argentino apprezzatissimo in tutto il mondo, che con questo suo ultimo romanzo dà una grandissima prova del suo straordinario talento, sottolineato dalla stampa internazionale:
“Un’ode commovente e delicata, lucida e vibrante” (Le Monde)
“Neuman moltiplica il linguaggio e si avvia a diventare un classico” (La Repubblica)
“Una superlativa lezione di narrativa impegnata con i dolori del mondo ed il rigore artistico” (El País)
“Una prosa squisita che si amalgama con la sensibilità di uno scrittore che scuote le certezze e rompe gli schemi” (Revista N)
“Un’opera di autentica bellezza e brillante intelligenza di un autore di prodigioso talento” (The Indipendent)
L’opera, pubblicata in Spagna a febbraio 2018 per i tipi di Alfaguara, in una settimana ha raggiunto la seconda edizione. Ancora non si sa quando il romanzo verrà tradotto e pubblicato in Italia, ma è una fantastica esperienza leggerlo in lingua originale. Una prosa raffinata, seducente, potente coinvolge e conduce il lettore a vivere le esperienze dei personaggi ritrovando lampi profondi del proprio vissuto, dei propri sentimenti, sensazioni, riflessioni, abitudini e perfino manie. Per la sua maestria narrativa, la sua genialità linguistica e la sua straordinaria capacità di “sentire” l’umanità nel profondo e condividerne la fatica e la leggerezza di vivere, il giovane autore sembra aver vissuto milioni di vite, ed ogni suo lettore arriva a pensare di essersi confidato, chissà come e chissà quando, con lui, riconoscendo nelle sue pagine un po’ di sé.